La stagione, la cessione, l’Empoli e il Fabio nazionale
La stagione
Il bilancio (positivo) del quinto anno Ferrero
Mancano ancora due giornate, ma i tempi sono maturi per fare il bilancio di questa stagione sportiva, la quinta con Ferrero alla presidenza e terza con Giampaolo in panchina.
Il bilancio non può che essere positivo. Al netto dei modi “poco ortodossi” di Ferrero.
Anche se qualche tifoso “mugugna” (fa parte del dna dei genovesi) bisogna sottolineare come quella blucerchiata sia una delle tifoserie più “british” del calcio italiano.
I tifosi hanno sempre sostenuto la squadra e il mister, e hanno permesso loro di lavorare al meglio. Questo va riconosciuto. E onestamente mister Giampaolo lo ha sempre riconosciuto.
La Sampdoria quest’anno si è consolidata come squadra di medio-alta classifica (più medio che alta, in verità) levandosi -e levandoci- la soddisfazione di vedere delle partite entusiasmanti (tra le altre, il 3-0 sul Napoli e il 2-0 nell’ultimo derby, “asfaltando” senza possibilità di replica i cugini).
E poco male se abbiamo assistito anche agli scivoloni con Frosinone e Empoli, fanno parte del calcio e del dna di una squadra giovane.
Il prossimo passo dovrà essere acquisire la mentalità giusta per evitare proprio i passi falsi e queste flessioni.
La cessione della società
Le voci sull’offerta legata al piazzamento finale della squadra
Ora possiamo “concentrarci” sulla vicenda che vede la cessione della società.
Anche qui le sensazioni sono positive, i bene informati riferiscono di operazione a buon punto, che varierebbe economicamente in base al piazzamento finale (cosa che spiegherebbe il nervosismo di Ferrero dopo la partita persa malamente con il Bologna).
Piazzamento che, a questo punto, è definitivo, la Sampdoria è nona, ha quindi migliorato di una posizione lo scorso campionato, pur con le cessioni illustri di Zapata e Torreira (ancora un plauso alla società, che si è mossa benissimo).
La cosa avrebbe una sua logica, perchè il posizionamento in classifica prevede un corrispondente introito da parte della FIGC e quindi potrebbe andare a incidere sul prezzo di acquisto.
Potremmo essere all’alba di una nuova era blucerchiata, per un percorso da cominciare con Gianluca Vialli, icona blucerchiata e figlio sportivo di Paolo Mantovani.
Le emozioni sono fortissime. Comunque.
Attendiamo e vediamo.
Il finale della stagione
E’ peggio perdere contro una squadra più motivata o sbagliare il rigore-salvezza ?
Un pensiero per l’altra sponda del Bisagno, che lamenta “inciuci” blucerchiati ai suoi danni per farla sprofondare in serie B.
Forse è quello che farebbero loro, e quindi hanno paura che anche gli altri si comportino allo stesso modo.
Certo, le colpe sono sempre da cercare altrove. Mica nella cessione di Piatek a gennaio.
Senza i discutibili (e discussi) 3 punti gentilmente “agevolati” dalla Juventus a ridosso della discutibile (e discussa) operazione-Sturaro sarebbero già retrocessi.
Ma questo non va considerato.
Senza contare che domenica scorsa hanno avuto sui piedi il rigore della salvezza, sciaguratamente sbagliato da Sanabria. Mica da Fabio o da Giampaolo.
Neanche questo va considerato.
O forse dovevamo prestarvi Quagliarella per batterlo ?
Fabio nazionale
Chiudiamo con un pensiero dedicato a Fabio Quagliarella, che a 36 anni sta insegnando al mondo pallonaro che la serietà e la dedizione pagano sempre.
Viaggia spedito verso il titolo di capocannoniere e raccoglie applausi in tutti gli stadi.
Fabio è un simbolo di sportività e serietà. E ha la maglia blucerchiata nel cuore.
Entra di diritto in quell’empireo di giocatori che hanno fatto la storia della Sampdoria e che i tifosi non dimenticheranno mai.
In attesa di vederlo un domani nei panni di dirigente blucerchiato, celebriamo i suoi gol con la maglia più bella del mondo