Non avrò altro modulo all’infuori di te
Dopo undici giornate, guardando la classifica, i valori economici del campionato sono allineati più o meno perfettamente, eccezion fatta per il gran campionato del Sassuolo, squadra costruita bene e guidata da un allenatore in rampa di lancio.
Siamo decimi e dopo la sfortunata partita di Milano, il tracollo di domenica stupisce per risultato e per prestazione.
Come ogni anno si ripete il copione, grandi vittorie con squadre blasonate e figuracce sparse in cicli veramente logoranti.
Il punto ora non è accusare società, allenatore o giocatori ma trovare una soluzione ai problemi che sembrano chiari ma vengono puntualmente ignorati a causa di un unico credo che regna a Bogliasco: il modulo.
Abbiamo fatto tutti i complimenti a Ekdal per l’inizio di stagione, ma i nodi stanno venendo al pettine e a mio parere non dipendono da demeriti suoi o di altri giocatori ma dalle caratteristiche dei giocatori stessi.
Ekdal è un giocatore con senso di posizione, buone geometrie e forza fisica ma non ha il dinamismo di Torreira e ciò costringe le mezzali ad un triplo lavoro: dare manforte ai terzini, fare diga a centrocampo e possibilmente offendere.
Torreira l’anno scorso lo trovavi in chiusura sulle fasce e a volte riusciva addirittura ad offendere. Ekdal è più statico.
Ci domandiamo perché Praet non sia incisivo come l’anno scorso, a mio modo di vedere dipende da questo, non è pensabile sfiancarsi in un tale lavoro di copertura ed essere anche lucidi in avanti, penso che alla lunga possa essere anche demotivante per un giocatore tecnico come lui.
Credo che la forma strepitosa di Barreto ed altri, ha permesso, nelle prime 9 giornate di colmare questa mancanza di dinamismo in mezzo.
Ieri l’infortunio del Paraguaiano, la superiorità numerica del centrocampo a cinque del Torino e la fisicità degli uomini di Mazzarri hanno stritolato Ekdal e le mezzali al punto che eravamo privi di filtro in difesa e di sostegno in avanti. La domanda allora sorge spontanea.
Perché non cambiare quando un avversario ci affronta con caratteristiche che sappiamo già ci potrebbero creare difficoltà?
Il trequartista è un lusso che forse non potevamo permetterci domenica ? bene, cambiamo.. forse un centrocampista di rottura in più… o Viera a fianco di Ekdal potevano almeno essere un ipotesi.
Buttiamo via delle partite perché abbiamo la presunzione che il nostro gioco è talmente bello ed efficace che prevarrà su tutto e tutti e noi lo imporremo ovunque.
Ragionamento corretto, da grande squadra, ma non abbiamo una rosa da grande squadra e se non supportati dalla forma dei nostri centrocampisti alla lunga diventiamo prevedibili, sterili e anche vulnerabili. Proprio come domenica con il Torino.
Io vorrei realmente ascoltare dal mister, che ritengo persona educata e preparata, i perché non sia possibile sviluppare alternative.
Perché non provare a sostituire il trequartista e giocare a tre larghi davanti con Caprari nel suo ruolo a sinistra, Defrel a destra e Quagliarella centrale.
Perchè a fronte di attacchi molto forti fisicamente, non possiamo studiare e sviluppare un modulo con Tonelli, Colley e Andersen dietro, Bere, Linetty, Ekdal, Praet e Murru in mezzo con Quagliarella e Defrel in avanti.
Il mister purtroppo non cambierà mai modulo, lo ha detto è monotematico. Magari cambierà idea e quando all’inizio della stagione disse: quest’anno vedrete delle novità speravo fosse la volta buona.
Auguriamoci che il tutto si riduca in due partite no (massimo tre) e che possano riprendere il bel cammino intrapreso nelle prime giornate e che possibilmente si inizino a motivare e sfruttare le costose risorse in panchina.
Non credo che la Sampdoria possa permettersi di buttare decine di milioni perché i giocatori si valutano con uno sguardo o perché dimostrano poco impegno.
Bisogna trovare la chiave di volta per motivarli o capire cosa si sbaglia nella valutazione di certi profili. Insomma quello sguardo magari cercate di darlo prima di staccare assegni.
Sempre e comunque
Forza Sampdoria Forza Mister Forza Ragazzi